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GABA, per sentirsi più sereni e meno ansiosi

Informazioni, benefici, carenze, dosaggio, effetti collaterali

24 feb 2022
GABA, per sentirsi più sereni e meno ansiosi

L'acido gamma-amminobutirrico (GABA) è uno dei più comuni neurotrasmettitori inibitori del cervello. Molte persone apprezzano gli integratori alimentari che contengono questo principio attivo per il suo effetto rilassante, ma in realtà il GABA svolge anche un ruolo decisivo nel regolare molti aspetti del corpo, ad esempio l'umore, la concentrazione, il dolore, il sonno e molti altri.



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GABA, per sentirsi più sereni e meno ansiosi

Che cos'è il GABA?

L'abbreviazione GABA sta per Gamma-Aminobutyric Acid (acido gamma-amminobutirrico). Appartiene agli amminoacidi non proteinogenici. Ciò significa che non viene utilizzato per la sintesi delle proteine.

Il GABA è un neurotrasmettitore ampiamente utilizzato in grado di influenzare molti aspetti della salute, in particolare la stabilità emotiva. Regola e limita l'attività neuroelettrica. Senza GABA, gli impulsi elettrici nel cervello potrebbero andare fuori controllo e causare crisi epilettiche.

L'incidenza del GABA

In quanto neurotrasmettitore inibitore, il GABA è particolarmente attivo nel cervello. Nei mammiferi, e quindi anche nell'uomo, il 25-50% di tutte le sinapsi contengono recettori GABA. Ciò significa che la loro trasmissione di stimoli può essere inibita dal GABA. [1] 

I ricercatori hanno scoperto che il GABA non è presente solo nel cervello, ma anche in tutto il tratto gastrointestinale. Il neurotrasmettitore si trova sia nei nervi enterali che nelle cellule endocrine. Questo suggerisce quanto il GABA influenzi il sistema digestivo sia come neurotrasmettitore che come mediatore endocrino. [2] 

Il GABA viene sintetizzato in neuroni presinaptici e immagazzinato in vescicole sinaptiche. Il tasso di sintesi del GABA è determinato dall'enzima decarbossilasi dell'acido L-glutammico (GAD).

La scoperta del GABA

GABA è stato sintetizzato per la prima volta nel 1883, quando era conosciuto solo come prodotto metabolico di piante e microrganismi. Fu solo nel 1950 che i ricercatori scoprirono l'aminoacido anche nel cervello dei mammiferi. Ma il significato e la funzione effettiva come neurotrasmettitore inibitore potevano essere spiegati solo 16 anni dopo.

Gli effetti del GABA

Affinché i neuroni possano inviare segnali attraverso il corpo, devono essere in grado di comunicare tra loro per consentire la trasmissione degli stimoli. Tuttavia, poiché i neuroni non sono direttamente collegati tra loro, la comunicazione avviene tramite i neurotrasmettitori.

Alla fine di ogni neurone c'è un intervallo chiamato sinapsi. Per poter comunicare con la cella successiva, il segnale deve passare attraverso questo piccolo spazio. Questo processo è chiamato neurotrasmissione. Nella maggior parte dei casi, un neurotrasmettitore viene rilasciato dal cosiddetto assonico dopo che un potenziale d'azione ha raggiunto la sinapsi.

Nel momento in cui un segnale elettrico raggiunge la sinapsi, innesca il rilascio di piccole bolle (vescicole), contenenti i neurotrasmettitori. Le vescicole vengono rilasciate nello spazio tra le sinapsi, dove i neurotrasmettitori si spostano verso le cellule vicine.

Queste cellule contengono recettori ai quali i neurotrasmettitori possono legarsi e innescare cambiamenti nelle cellule. I neurotrasmettitori e i recettori funzionano secondo il principio della chiave e della sua serratura. Nel caso del GABA, ciò significa che può legarsi ad un solo recettore GABA.

Quando il neurotrasmettitore si lega al recettore transmembrana, può mettere il recettore in uno stato di eccitazione o inibirlo. Ciò avviene cambiando la carica elettrica nel neurone postsinaptico mediante ioni cloruro caricati negativamente o ioni potassio caricati positivamente.

Il GABA fa in modo che, attraverso l'iperpolarizzazione, non vengano attivati ulteriori potenziali d'azione nei neuroni. La permeabilità della membrana per gli ioni cloruro/potassio viene modificata, aprendo i canali corrispondenti in modo che il cloruro si diffonda all'interno o che il potassio lo faccia all'esterno.

Alla fine, ogni movimento di ioni fa sì che il potenziale della membrana diminuisca a tal punto che il potenziale d'azione non è più continuativo; questo perché per la membrana è troppo difficile aumentare la sua tensione potenziale in tale misura e superare la soglia del potenziale d'azione. Pertanto, la trasmissione del segnale viene così interrotta.

Il GABA e la barriera emato-encefalica

I vasi sanguigni trasportano i nutrienti e l'ossigeno in tutto il corpo e forniscono alle cellule sostanze vitali. Ma il cervello, in quanto organo sensibile con un delicato equilibrio chimico, è stato dotato dalla natura di speciali vasi sanguigni che vanno a costituire quella che è nota come barriera emato-encefalica. [3] 

Questi vasi sanguigni sono semipermeabili e regolano il movimento di ioni, molecole e sostanze estranee. Inoltre, permettono al cervello di lavorare in un ambiente sicuro e controllato, proteggendolo da tossine e agenti patogeni.

I ricercatori non sono ancora sicuri che il GABA possa superare la barriera emato-encefalica. Un gruppo di ricerca tedesco e olandese ha riassunto e valutato criticamente i risultati di vari studi degli ultimi decenni su questo argomento. [4] 

I primi studi sugli animali degli anni '50 indicavano che il GABA non è in grado di superare la barriera emato-encefalica, risultato poi confermato da diversi gruppi di ricerca. Tuttavia, numerosi studi hanno invece riportato che il GABA può, dopo tutto, superare questa barriera, anche se in basse concentrazioni.

Una possibile causa di questi risultati contraddittori è probabilmente il composto chimico utilizzato. Le differenze possono anche essere attribuite al fatto che il GABA sia stato somministrato per via orale o iniettiva.

In passato, le indagini sugli esseri umani hanno fallito a fronte dell'assenza di adeguata tecnologia e in particolare della procedura di imaging, impiegata per monitorare il livello di GABA nel cervello. Ma grazie ai nuovi metodi propri della spettroscopia a risonanza magnetica (MRS), in un futuro prossimo questo potrebbe cambiare.

Nel 2001, uno studio è riuscito a identificare un trasportatore GABA nei topi. Ciò significherebbe che questi trasportatori consentirebbero al GABA di superare la barriera emato-encefalica. I ricercatori, però, non sono ancora stati in grado di determinare se questo trasportatore GABA esiste anche nell'uomo. [4] 

Diversi studi controllati con placebo hanno dimostrato che la somministrazione orale di GABA ha un effetto benefico sugli esseri umani. Si tratta di risultati che coincidono con i rapporti sull'esperienza dei consumatori che assumono GABA come integratore alimentare. Maggiori informazioni in merito sono disponibili nelle sezioni seguenti.

Non è però chiaro se l'integrazione di GABA sia in grado di superare la barriera emato-encefalica nell'uomo. L'effetto positivo potrebbe anche essere spiegato indirettamente tramite il sistema nervoso enterico. Il legame tra la somministrazione orale di GABA, il nervo vago e i livelli di GABA nel cervello non è stato ancora del tutto determinato e necessita di ulteriori approfondimenti. [3] 

Carenza di GABA

Come già detto, il GABA ha un effetto inibitorio. A prima vista, il termine sembra mostrare una connotazione negativa che si riflette nei suoi effetti, ma per il corpo, e soprattutto per il cervello, è importante spegnersi. Questo perché uno stato di eccitazione costante mette a dura prova le cellule nervose e, se si verifica uno squilibrio nella chimica del cervello, si va incontro a gravi conseguenze.

DI seguito i sintomi tipici indicanti una carenza di GABA:

  • aumento del nervosismo e dell'ansia
  • attacchi d'ansia o di panico
  • irritabilità
  • sbalzi d'umore
  • mancanza di concentrazione
  • insonnia
  • dolore o rigidità muscolare
  • mal di testa
  • sudore freddo
  • mani sudate
  • stanchezza cronica (sindrome da stanchezza surrenale)

Secondo i ricercatori, vi è anche una correlazione tra alcune malattie neurologiche e i bassi livelli di GABA nel cervello. Hanno trovato una ridotta concentrazione di GABA nel talamo dei pazienti con schizofrenia e malattia di Huntington. [5] 

Il GABA negli alimenti

Di solito il GABA è prodotto dall'organismo stesso. Ma la produzione autonoma del corpo può essere supportata da alcuni alimenti, in quanto il corpo ha bisogno di determinati mattoni per produrre l'amminoacido.

Tali alimenti includono:

  • Frutta a guscio (mandorle, noci, nocciole)
  • Banane
  • Fegato di Manzo
  • Broccoli
  • Riso integrale
  • Ippoglosso
  • Lenticchie
  • Prodotti integrali
  • Agrumi
  • Crusca di riso
  • Spinaci

Un gruppo di ricerca coreano ha determinato il contenuto di acido gamma-amminobutirrico di vari alimenti in peso secco (TW). Di seguito gli alimenti che hanno raggiunto i valori più alti in ordine decrescente: [6] 

  • Riso integrale (germe): 718 nmol/g
  • Spinaci: 414 nmol/g
  • Riso integrale (germogli): 389 nmol/g
  • Germogli d'orzo: 326 nmol/g
  • Fagioli (germogli): 302 nmol/g
  • Fagioli: 250 nmol/g
  • Mais: 199 nmol/g
  • Mais: 190 nmol/g
  • Nocciole: 188 nmol/g

I ricercatori hanno notato che il contenuto di GABA nei germi e nei germogli, come dimostrano gli esempi di riso, fagioli o orzo, è più elevato rispetto ad altri componenti della pianta. I ricercatori lo spiegano dicendo che il GABA è prodotto dal glutammato mediante processi enzimatici. Durante la germinazione, l'attività dal glutammato decarbossilasi (GAD), responsabile di questo processo, è particolarmente elevata.

Diversi studi della regione asiatica si sono occupati anche della concentrazione di GABA negli alimenti fermentati. Secondo questi studi, diversi ceppi di Lactobacillus sono in grado di produrre GABA come sottoprodotto del loro metabolismo. [7] [8] 

Un ceppo di Lactobacillus estratto dal kimchi ha ottenuto risultati particolarmente positivi. Il kimchi è un tradizionale contorno coreano a base di verdure fermentate conservate sotto sale. Il ceppo Lactobacillus ha raggiunto un tasso di conversione del 94% in condizioni di laboratorio. [8] 

Il GABA e il sistema nervoso centrale

Il sistema nervoso centrale (SNC, in inglese CNS) è costituito dal cervello e dal midollo spinale. È responsabile di molte importanti funzioni corporee, quali ad esempio:

  • Ricezione ed elaborazione degli stimoli sensoriali
  • Consapevolezza e cognizione
  • Emozioni
  • Regolazione del ciclo sonno-veglia
  • Capacità motorie
  • Influisce direttamente o indirettamente su quasi tutti i processi degli organi interni, come la respirazione, la digestione, l'escrezione, la circolazione o la riproduzione.
  • Regolazione del bilancio ormonale

Poiché il GABA è il neurotrasmettitore più comune nell'organismo, come già detto, ha anche un'influenza significativa su molte delle funzioni sopra menzionate. Ma l'acido gamma-aminobutirrico non gioca un ruolo importante solo nel cervello maturo; secondo i ricercatori è determinante anche durante lo sviluppo del CNS. [9] [10] 

Il GABA come neurotrasmettitore

I neurotrasmettitori sono i messaggeri chimici utilizzati dai neuroni per comunicare tra loro e con altri tipi di cellule. Ciascun neurotrasmettitore si comporta in modo diverso. La funzione primaria del GABA come principale neurotrasmettitore inibitore del cervello consiste nel prevenire la sovrastimolazione.

GABA e glutammato

Come per la maggior parte delle cose nella vita, la chiave per un sistema nervoso che funzioni in modo ottimale è l'equilibrio. Il GABA e il glutammato rappresentano i principali neurotrasmettitori calmanti ed eccitatori del sistema nervoso centrale e svolgono funzioni opposte; ciononostante, il GABA e il glutammato presentano molte connessioni, compreso il loro sussistere mediante lo stesso percorso biologico.

In condizioni fisiologiche normali, l'attività del glutammato e del GABA è in equilibrio. Ma in condizioni di stress, come l'infiammazione o l'incremento dell'azione immunitaria, l'attività del glutammato aumenta a sua volta. Quando il sistema nervoso funziona correttamente, l'attività del GABA aumenta anche per compensare l'eccitazione e ripristinare l'equilibrio.

Il glutammato è il precursore del GABA, il che significa che un aumento dei livelli di glutammato dovrebbe anche causare un successivo incremento della sintesi del GABA. Questo 'meccanismo allostatico' è il tentativo del corpo di ripristinare l'omeostasi. I sintomi comuni di un sistema sbilanciato in cui i livelli di glutammato sono superiori a quelli di GABA includono ansia, iperstimolazione, disturbi del sonno e della concentrazione.

La funzione del GABA nel sonno

L'insonnia può avere molteplici cause e colpisce circa il 30% degli adulti in tutto il mondo. Il termine insonnia ingloba in sé diverse condizioni, come la difficoltà ad addormentarsi, ma anche disturbi quali il sonno inquieto, il risveglio frequente nel cuore della notte o il fatto di svegliarsi troppo presto al mattino. [11] 

Il GABA ha un effetto calmante e sedativo e può aiutare a ritrovare il sonno in maniera naturale. Ciò avviene riducendo l'eccitabilità dei nervi. Uno studio del 2015 ha dimostrato che l'assunzione di GABA ha aiutato i partecipanti ad addormentarsi più in fretta. In media, le persone sottoposte al test sono riuscite ad addormentarsi circa 5 minuti più velocemente. [12] [13] 

Un altro studio del 2008 ha esaminato la relazione tra l'insonnia e livelli di GABA. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di GABA nel cervello risultavano notevolmente ridotti nelle persone che soffrivano di insonnia. I valori erano inferiori del 30% rispetto a chi non era affetto da disturbi del sonno. [14] 

Oltre all'assunzione di GABA, anche il mantenimento di un rituale del sonno e una buona igiene dello stesso possono conciliare il buon riposo.

GABA e stress

Ogni giorno, il nostro corpo è esposto a tantissimi stimoli diversi. Le scadenze e gli obblighi possono diventare un peso, cosicché il cervello è continuamente inondato di ormoni dello stress per via dei neurotrasmettitori eccitatori.

I ricercatori dell'Università di Berna hanno determinato la concentrazione dei livelli di GABA nella corteccia prefrontale di 10 soggetti sani in uno stato rilassato e in una situazione di stress acuto. Lo stress è stato innescato da leggere scosse elettriche al piede destro. L'intensità era tanto alta da rendere lo stimolo spiacevole, ma non doloroso. [15] 

Le misurazioni hanno mostrato che la concentrazione di GABA è diminuita secondo una media del 18% rispetto allo stato neutro privo di stress. Il meccanismo molecolare e l'importanza funzionale di questo ridotto effetto inibitorio nello stress mentale acuto non sono stati ancora chiariti in maniera inequivocabile e necessitano ulteriori ricerche.

È risaputo che l'esercizio fisico ha un effetto benefico sull'umore e scaccia lo stress. I ricercatori hanno quindi esaminato la questione di come cambia la concentrazione di GABA nel cervello durante 2 diverse attività sportive e quanto l'umore ne è affetto. [16] 

A tale scopo, un totale di 34 soggetti senza precedenti condizioni psicologiche o mediche sono stati divisi in 2 gruppi. Un gruppo ha portato a termine una sessione di yoga di 60 minuti tre volte a settimana, mentre l'altro ha fatto delle passeggiate per lo stesso intervallo di tempo.

Ogni 4 settimane, oltre alle scansioni di risonanza magnetica del cervello, sono state condotte indagini sull'umore delle persone sottoposte al test. Lo studio ha dimostrato l'esistenza di una correlazione tra il buon umore e l'aumento dei livelli di GABA nel talamo dei soggetti. Tale effetto risultava più marcato nel gruppo yoga.

Il GABA come analgesico

Trattandosi del più comune neurotrasmettitore inibitore, il GABA è responsabile della riduzione dell'eccitabilità delle sinapsi. Questa eccitazione si esprime di solito nelle persone colpite da emozioni come ansia, inquietudine interiore e tensione. In una situazione di reale pericolo, questo stato di eccitazione ha una sua utilità, perché mette il corpo in allerta e migliora i riflessi affinché possa reagire più in fretta.

Tuttavia, le paure persistenti e irrazionali spesso generano attacchi di panico e mettono a dura prova il corpo e la psiche. Sono quei disturbi spesso convergenti nel termine collettivo 'disturbi d'ansia'. Grazie al loro effetto calmante, il GABA e quei principi attivi ad esso analoghi si sono dimostrati da tempo un valido rimedio naturale.

In passato, diversi studi hanno evidenziato che la riduzione dei livelli di GABA e alcuni disturbi di panico o d'ansia potrebbero essere correlati. [17] [18] [19] [20] [21] 

Gli stessi studi, tra l'altro, hanno riscontrato riduzioni dei livelli di GABA nella corteccia prefrontale e nel lobo occipitale. La corteccia prefrontale è responsabile della valutazione e della pianificazione emotiva ed è considerata il centro di pianificazione del cervello nonché il risolutore dei problemi. Il lobo occipitale, invece, analizza gli stimoli in arrivo dagli occhi ed è quindi responsabile della capacità visiva.

Uno studio del 2006 ha esaminato i benefici del GABA somministrato per via orale nelle persone che soffrono di vertigini. I partecipanti hanno dovuto attraversare un ponte sospeso per innescare la paura. Appena un'ora dopo l'assunzione, i soggetti del gruppo che aveva ricevuto il GABA mostravano onde alfa più alte e onde beta più basse, segno che erano più rilassate. [22] 

GABA e difese immunitarie

Le infiammazioni non sono altro che reazioni naturali e talvolta necessarie dell'organismo, innescate, tra le altre cose, da malattie o lesioni. Il sistema immunitario, pertanto, protegge il corpo da sostanze estranee e potenziali agenti patogeni. Se però l'infiammazione diventa cronica, può portare a gravi condizioni come cancro, malattie cardiache e artrite.

Alcune ricerche suggeriscono che il GABA è in grado non solo di ridurre l'insorgenza di un'infiammazione, ma anche alleviare i sintomi delle malattie che ne derivano. Ad esempio, uno studio su animali ha dimostrato che i topi a cui è stato somministrato del GABA hanno mostrato un minor rischio di sviluppare artrite reumatoide. In questo modo è possibile ridurre i sintomi negli animali già malati. Un altro articolo del Journal of Neuroinflammation suggerisce che il GABA potrebbe diminuire l'attività di un percorso di segnalazione che innesca l'infiammazione delle articolazioni. [23] [24] 

Attualmente, i risultati della ricerca si limitano agli studi su animali e in vitro. Sono essenziali ulteriori ricerche in questo campo per poter far luce sui meccanismi del corpo umano.

GABA e diabete

Il GABA è sintetizzato dall'enzima GAD dall'amminoacido glutammato nelle cellule nervose, ma anche nelle cellule beta produttrici di insulina nel pancreas. La GAD ha 2 forme, GAD65 e GAD67. Nel diabete di tipo 1 le cellule beta vengono distrutte, mentre il diabete di tipo 2 è associato ad una compromissione della funzione delle cellule beta e della resistenza all'insulina.

I pazienti con diabete di tipo 1 sviluppano spesso anticorpi contro la GAD65. Ma fino a poco tempo fa non esisteva alcun legame comprovato tra il GABA e il diabete di tipo 2; adesso i ricercatori hanno invece dimostrato quanto il GABA sia importante per il mantenimento ed eventualmente anche per la produzione di nuove cellule beta. [25] [26] 

I due studi attuali rafforzano il presupposto che il GABA svolga un ruolo decisivo per entrambi i tipi di diabete. Gli scienziati hanno utilizzato i recettori GABA-A come sensore biologico per il GABA e sono riusciti a determinare le concentrazioni fisiologiche efficaci di GABA nelle isole pancreatiche umane. Hanno anche dimostrato che i canali ionici nel diabete di tipo 2 sono più sensibili al GABA, il quale peraltro regola la secrezione di insulina.

Gli scienziati hanno inoltre isolato le cellule immunitarie dal sangue umano, esaminando gli effetti del GABA su queste cellule. I risultati mostrano che il GABA inibisce le cellule e riduce la secrezione di molecole infiammatorie. Il suo effetto antinfiammatorio è potenzialmente vitale nelle isole pancreatiche perché la formazione di globuli bianchi tossici può essere inibita fintanto che il GABA è presente.

Ciò assicura la sopravvivenza delle cellule beta che secernono insulina. Se il numero di cellule beta diminuisce, come nel caso del diabete di tipo 1, di conseguenza si riduce anche il GABA e quindi la schermatura protettiva delle cellule beta. Se però le molecole infiammatorie aumentano, questo può indebolire le cellule beta rimanenti e persino ucciderle.

Ora e in ulteriori studi, gli scienziati vorrebbero concentrarsi sulla chiarificazione dei meccanismi di segnalazione del GABA nelle cellule immunitarie e nelle cellule beta dell'uomo, per arrivare a comprendere anche in quale misura l'effetto del GABA può essere influenzato dai farmaci.

GABA e depressione

La depressione è uno dei problemi di salute mentale più comuni nei paesi industrializzati. Gli studi hanno dimostrato che le persone che soffrono di depressione tendono ad avere una minore concentrazione di GABA nel cervello. Per cui, i ricercatori ritengono che questo neurotrasmettitore costituisca un fattore determinante in caso di depressione in forma diretta o indiretta. [27] 

Al contrario, gli studi hanno dimostrato che i livelli di GABA possono aumentare dopo il trattamento della depressione. Uno studio del Dipartimento di Psichiatria della Yale University School of Medicine ha dimostrato che i pazienti che si sono sottoposti a terapia elettroconvulsivante per trattare la loro depressione hanno successivamente mostrato elevati livelli di GABA. La concentrazione di GABA nella corteccia occipitale è aumentata. [28]]

GABA e PMS

La sindrome premestruale o PMS, che si manifesta in relazione al ciclo femminile, è caratterizzata da vari sintomi. Alcuni di questi includono:

  • Sbalzi d'umore
  • Stanchezza
  • Appetito famelico
  • Crampi addominali

Uno studio ha confrontato la concentrazione di GABA nella corteccia occipitale di donne con PMS e donne senza alcun sintomo durante il ciclo mestruale. Ha mostrato che i livelli di GABA possono essere disturbati dalle mestruazioni così come diminuire durante il ciclo mestruale. [29] 

I ricercatori sospettano anche che il GABA possa essere utilizzato anche come antidolorifico in futuro, e presuppongono che l'effetto inibitorio sui canali ionici sia responsabile dell'azione analgesica. Tuttavia, sono necessarie ulteriori indagini per confermare questa teoria. [30] 

GABA e ormoni della crescita

L'ormone della crescita umano viene prodotto dalla ghiandola pituitaria e ha diversi effetti sull'organismo. Può aumentare la forza muscolare, ridurre il rischio di malattie cardiache e rafforzare le ossa. Se vi è una carenza, può causare sintomi gravi, quali ad esempio:

  • Sviluppo ritardato o alterato durante la pubertà
  • Inibizione della crescita nei bambini
  • Disfunzione sessuale negli adulti
  • Resistenza all'insulina
  • Aumento del rischio di contrarre malattie cardiache

In uno studio controllato con placebo, i ricercatori hanno dimostrato che l'assunzione di GABA come integratore alimentare può portare ad un aumento del rilascio di ormoni della crescita. A tale scopo, 11 volontari hanno ricevuto 3 g di GABA oppure un placebo, seguiti da una fase di riposo o da un'unità di allenamento di forza. Il risultato dell'assunzione di GABA ha comportato un aumento dell'ormone della crescita fino al 400% rispetto al gruppo placebo. [31] 

GABA e cognizione

Per affrontare la vita di tutti i giorni, a volte è utile padroneggiare il multi-tasking. Questa performance è resa possibile dalla memoria di lavoro. Uno studio del 2016 ha dimostrato che la concentrazione di GABA in alcune regioni del cervello permette di prevedere la capacità di memoria di lavoro di una persona. [32] 

Nello studio, 23 partecipanti sani di età compresa tra i 19 e i 32 anni, sono stati sottoposti a una serie di compiti per determinare la memoria di lavoro.

Utilizzando uno speciale metodo di spettroscopia a risonanza magnetica, i ricercatori hanno misurato il livello di GABA nella corteccia prefrontale dorsolaterale. Le persone con una memoria di lavoro migliore presentavano livelli di GABA più alti. [32] 

GABA e ADHD

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, comunemente noto come ADHD, è una condizione che colpisce sia i bambini che gli adulti e può causare sintomi quali attenzione limitata, impulsività e iperattività. Uno studio condotto nel 2012 dalla Johns Hopkins University School of Medicine ha confrontato le concentrazioni di GABA nei bambini con e senza ADHD, scoprendo che i bambini che ne erano affetti avevano concentrazioni cerebrali più basse. [33] 

Un altro studio ha esaminato la concentrazione in vivo di GABA negli adolescenti, mostrando che i livelli di GABA più bassi erano associati ad una maggiore impulsività e ad una minore inibizione. I ricercatori sospettano che la carenza di GABA sia uno dei fattori scatenanti il comportamento impulsivo e irrazionale nei bambini durante la pubertà. [34] 

Il GABA come farmaco

La scienza ha sviluppato diversi farmaci simili al GABA, noti anche come derivati o analoghi, che funzionano nel cervello proprio come il GABA e attraversano la barriera emato-encefalica. Alcuni di questi analoghi richiedono una prescrizione medica.

Uno dei derivati del GABA più comunemente prescritti è il gabapentin. Gli studi hanno dimostrato che l'assunzione di gabapentin può aumentare la concentrazione di GABA nel cervello, tuttavia non si sa come avvenga esattamente questo meccanismo. Solitamente il farmaco viene prescritto per il trattamento dell'epilessia. [35] 

Il GHB, ovvero gamma-idrossibutirrato o anche acido gamma-idrossibutirrico, è un altro analogo del GABA disponibile solo sotto prescrizione. Il GHB è un precursore dell'acido gamma-amminobutirrico e viene usato in medicina nel trattamento della narcolessia. In passato, era anche impiegato come anestetico o per curare la dipendenza da alcol. [36] 

Un altro noto derivato del GABA che attraversa la barriera emato-encefalica è il phenibut, noto anche come acido beta-fenil-gamma-aminobutirrico. Si tratta di una sostanza dalla struttura simile al GABA, ma con un anello di carbonio aggiuntivo, sufficiente a superare la barriera emato-encefalica.

Una volta che il phenibut ha attraversato la barriera, agisce sugli stessi recettori del GABA e produce un effetto analogo. Il farmaco è ampiamente utilizzato in Russia per alleviare la tensione e l'ansia. Viene anche usato nel trattamento dei disturbi del sonno psicosomatici o nevrotici, ma anche per curare la depressione, la stanchezza, lo stress post-traumatico, la balbuzie e i disturbi dell'equilibrio. [37] 

Integratori alimentari a base di GABA

Il GABA è disponibile in capsule, in polvere o in forma di liquido bevibile. Quale sia la variante migliore è spesso una questione di preferenza personale. Le differenze risiedono principalmente nell'applicazione e nei costi.

GABA in capsule

La variante più classica è il GABA in capsule. È disponibile in compresse, capsule o capsule in gel. A seconda del prodotto e dell'area di applicazione, ciascuna compressa può contenere da 100 a 750 mg di GABA.

Bastoncini di GABA

Il GABA è disponibile anche in polvere o sotto forma di bastoncini, sicuramente più adatti a chi vuole fare a meno dei riempitivi contenuti nelle capsule o non può a causa di intolleranze. Ma un ulteriore vantaggio dei bastoncini è che possono essere comodamente riposti in tasca e portati in viaggio, in quanto non è assolutamente necessario assumerli con l'acqua.

Tè GABA

Il tè GABA, o Gabaron, è stato prodotto da scienziati giapponesi, i quali negli ultimi decenni hanno mostrato grande interesse nello sviluppo di alimenti con una maggiore concentrazione di GABA. Il risultato è stato la produzione di latte di soia o di yogurt arricchito con GABA. [38] [39] 

Tutti i prodotti si basano sul processo di fermentazione. Per la produzione del tè GABA, i ricercatori giapponesi hanno utilizzato i tè oolong, nero e verde. Le foglie di tè sono state esposte ad azoto o anidride carbonica per 6 ore. [40] 

Le foglie di tè verde esposte all'azoto gassoso hanno sviluppato una concentrazione di GABA di oltre 150 mg per 100 g di foglie di tè. Il trattamento non ha avuto alcun effetto sul sapore del tè.

Dosaggio e assunzione

Il dosaggio corretto dipende da molti fattori diversi. L'assunzione di GABA come integratore alimentare non può sostituire un farmaco prescritto da un medico.

Poiché ogni persona ha una chimica cerebrale altamente individuale, le raccomandazioni andrebbero seguite a titolo puramente indicativo. Si consiglia pertanto di iniziare con quantità più piccole e di avvicinarsi con attenzione al dosaggio ottimale.

Il GABA ha un effetto calmante e, come già detto, viene spesso utilizzato per i disturbi del sonno. Per questo tipo di applicazione, perciò, l'ideale sarebbe assumerlo poco prima di andare a letto. Se si manifestano sintomi generali di stanchezza, l'assunzione può essere posticipata alla sera, anche per altri disturbi, così da rimanere attivi durante la giornata.

In caso di attacchi d'ansia e di panico, l'assunzione può essere ripartita in più dosi nell'arco della giornata. Anche in questo caso vale quanto segue: a causa della funzione inibitoria, nei primi giorni si dovrebbe osservare attentamente l'effetto sul corpo e, in caso di dubbio, evitare di mettersi alla guida e utilizzare macchinari pesanti.

Le interazioni del GABA

Gli effetti del GABA possono risentire dell'influenza di altri integratori alimentari e principi attivi. Pertanto, si raccomandano specifiche combinazioni per aumentarne i benefici.

GABA e niacina

La niacina, nota anche come vitamina B3 o niacinamide, secondo lo stato attuale della scienza, somiglia alle benzodiazepine nella sua struttura. Si tratta di un gruppo di farmaci che aumentano gli effetti del GABA nel cervello. [41] 

GABA e taurina

La taurina è uno degli amminoacidi più ricchi nel cervello umano, ma i neuroscienziati non sono ancora certi di come venga utilizzata dalle cellule cerebrali. Un team di ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York ha scoperto un importante sito di azione per la molecola, che in futuro permetterà loro di avvicinarsi alla risposta a questa domanda. [42] 

I ricercatori hanno esposto sottili strati di tessuto talamico dal cervello dei topi al contatto con concentrazioni di taurina, molto simili a quelle del cervello umano, scoprendo che la taurina era attiva nei recettori GABA del talamo. Ciò suggerisce che forse entrambi usano lo stesso recettore.

GABA e passiflora

La passiflora ha una lunga tradizione nella medicina erboristica. È spesso impiegata nel trattamento di vari disturbi d'ansia, insonnia, dolore nervosi, disturbi epilettici, ADHD, disturbi del ritmo cardiaco e altro ancora. Il meccanismo alla base è ancora in discussione. I ricercatori hanno concluso che l'estratto di passiflora modula il sistema GABA con siti recettori. [43] 

GABA e magnesio

Il magnesio è un minerale essenziale e la carenza di magnesio è uno dei sintomi di carenza più comuni nei paesi industrializzati. I ricercatori ritengono che il magnesio contribuisca a potenziare l'attività dei recettori GABA nel cervello; lo studio ha però dimostrato che quest'ultima sembra dipendere dal dosaggio somministrato. [44] 

GABA combinata con melissa e valeriana

Uno studio canadese del 2009 ha dimostrato che i principi attivi della melissa (Melissa officinalis) possono inibire la GABA transaminasi, un enzima che degrada il GABA. Tra i principi attivi sono stati identificati l'acido rosmarinico, l'acido ursolico e l'acido oleanolico. I ricercatori ritengono che l'acido rosmarinico sia il principio attivo più importante per via della sua elevata percentuale nella sostanza secca. [45] 

Sono risultati che vanno a coincidere con l'esperienza nell'applicazione della medicina tradizionale. Si ritiene che la melissa possa essere una potenziale alternativa per il trattamento di una varietà di malattie, in particolare l'ansia e alcuni altri disturbi del SNC. Sono però necessari ulteriori studi per confermare queste ipotesi. [46] 

La valeriana è un popolare rimedio naturale per quanto riguarda i disturbi del sonno e viene spesso usata come sedativo. La ricerca sulla radice di valeriana ha dimostrato che è in grado di aumentare il rilascio di GABA dalle terminazioni nervose del cervello impedendone il trasporto nelle cellule nervose. [47] 

GABA e vitamina B6

Nell'organismo, il neurotrasmettitore GABA viene sintetizzato dal neurotrasmettitore glutammato insieme alla vitamina B6 essenziale (piridossina) come cofattore. Se il corpo non dispone di sufficiente B6, ciò può portare ad ridotta sintesi di GABA, ma anche ad un accumulo di glutammato, che in alcuni casi contribuisce agli stati di ansia, ai disturbi del dolore cronico e alle malattie neurodegenerative. [48] [49] 

GABA e L-teanina

La L-teanina è un amminoacido presente nei tè neri e verdi. Studi hanno dimostrato che aumenta i livelli di GABA e anche di altri due importanti neurotrasmettitori, la serotonina e la dopamina. [50] 

La L-teanina è considerata un adattogeno, ovvero una sostanza che riduce le reazioni di stress psicologico e fisiologico. In base ai risultati, la teanina ha portato a una diminuzione della frequenza cardiaca durante una situazione di stress acuto. Questo effetto è stato attribuito all'indebolimento dell'attivazione del sistema nervoso simpatica. [51] 

GABA e kava

La kava è una pianta originaria delle Isole del Pacifico. È nota anche come Piper methysticum o 'pepe intossicante'. La pianta è tradizionalmente utilizzata nella sua terra natale come tè cerimoniale e rilassante.

Studi approfonditi hanno dimostrato che come rimedio naturale è efficace nel ridurre lo stress. L'effetto è in parte dovuto all'aumento dei livelli di GABA, ma ne è anche emersa l'efficacia contro i disturbi d'ansia generalizzata. [52] [53] 

GABA e psicobiotici

Gli integratori alimentari probiotici che hanno un effetto positivo sulla psiche sono definiti psicobiotici. Una spiegazione di questo effetto è data dai neurotrasmettitori sintetizzati dai microrganismi, come il GABA. Infatti, sembra che nell'intestino umano ci siano batteri che producono GABA. [54] 

La ricerca ha identificato un totale di 29 ceppi di batteri che producono GABA, la maggior parte dei quali appartiene al ceppo Lactobacillus e inoltre alcuni si trovano nell'intestino umano. Per sostenere l'attività di questi batteri, si raccomanda pertanto una dieta probiotica. [55] 

Nei test di laboratorio sui topi, per ridurre lo stress e l'ansia il Lactobacillus ha dimostrato di facilitare la comunicazione diretta tra l'intestino e il cervello attraverso il nervo vago. Il Lactobaciullus brevis e il Bifidobacterium dentium si sono rivelati produttori di GABA particolarmente potenti. [56] [57] 

Overdose da GABA

Un'overdose da GABA è molto rara e può comportare diversi sintomi. I medici parlano di un effetto paradossale: se la dose è troppo alta, il GABA può avere l'effetto opposto e scatenare ansia, inquietudine interiore e insonnia.

In determinate circostanze possono manifestarsi reazioni cutanee, come un leggero senso di formicolio, arrossamenti della pelle o lieve intorpidimento alle estremità. Ma sono sintomi che di solito si attenuano in poco tempo nel momento in cui il dosaggio viene regolato.

Per le persone che stanno già assumendo farmaci analoghi al GABA o psicofarmaci sotto prescrizione medica, si raccomanda di consultare un medico o un farmacista chiedendo consigli dettagliati prima di valutare l'assunzione del GABA come integratore alimentare. Poiché entrambi i principi attivi influenzano la chimica del cervello e l'attività del sistema nervoso, non vanno esclusi possibili sovradosaggi o interazioni indesiderate.

Effetti collaterali del GABA

L'assunzione di GABA come integratore alimentare è generalmente considerata sicura se si rispetta il dosaggio raccomandato. Se comunque si riscontrano problemi di salute insoliti o particolari effetti collaterali durante l'assunzione di un integratore a base di GABA, consultare un medico per un ulteriore accertamento. Non disponendo di informazioni dettagliate in merito agli effetti del GABA durante la gravidanza e l'allattamento, per motivi di sicurezza se ne sconsiglia l'utilizzo durante tale periodo.


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